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“Baciami con i baci della tua bocca! Attirami a te, corriamo… Nera sono, ma bella! Non guardate che sono bruna perché mi ha abbronzato il sole.” Così esordisce la Sposa del Cantico dei cantici e il mistero di quella ragazza scura è custodito forse tra i villaggi rurali d’Auvergne, dove dal medioevo all’età moderna la gente di Francia ha amato e invocato tante immagini della “Vierge noire” alcune delle quali sopravvivono ancora.
Noi inizieremo stordendoci con l’eccentrico, fantasmagorico Palazzo ideale del postino Cheval, il cui surreale miscuglio di stili fu ammirato da Breton, Picasso e Max Ernst. Poi ci caleremo subito nel medioevo grazie al paesaggio senza tempo di Le Puy en Velay con le sue rupi vulcaniche e la cattedrale che vide il passaggio di artisti romanici e bizantini o forse crociati. Più a nord scopriremo un paesaggio remoto, collinare e boschivo, interrotto da improvvise rupi, borghi adagiati lungo modesti corsi d’acqua che cantano ancora la tranquillità di quella Francia rurale che immaginavamo scomparsa… E qui piccole chiese che sono perle del romanico europeo: tesori d’architettura, miniere di capitelli scolpiti che regalano con qualche brano di pittura e oreficeria medievali. Sì, perché qui le chiese sono un lavoro di cesello, specie nel corpo orientale: sotto la splendida torre ottagona capitelli scolpiti e figurati si danno la mano in un girotondo di piccoli archi che corrono attorno al coro, mentre all’esterno sporgono, plastiche e decorate, molte absidi disposte a raggiera. Termineremo con un’immancabile sosta presso quel capolavoro del romanico che è il monastero di Paray le Monial, documento indispensabile per comprendere la perduta Cluny!
Ci immergeremo infine nell’elettrizzante contesto di Lione, sospesa fra antichità romane e contemporaneità: godremo il quartiere della Confluence, certamente, ma anche di quegli esperimenti di rigenerazione urbana e di architettura sostenibile che si devono a figure come Tony Garnier o il nostro Renzo Piano.

HIGHLIGHTS DI VIAGGIO

Alcune delle cose che vedremo